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Siracusa, sfila il corteo per la legalità. “Cambiare si può, bisogna solo iniziare adesso!” [Fotogallery]

SIRACUSA – Circa settecento i partecipanti giovedì pomeriggio alla manifestazione contro la criminalità organizzata da “Siracusainrete”, ovvero una cinquantina di associazioni con in testa Libera e le associazioni che combattono il racket e l’usura, insieme a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, mondo della scuola e realtà del terzo settore, unendo Borgata e Ortigia. Il corteo partito da piazza Santa Lucia è poi arrivato in piazza Archimede concludendosi davanti alla sede della Prefettura, dove è stato consegnato un documento al prefetto Giuseppe Castaldo.

Alla marcia “per la legalità”, scaturita dopo i ripetuti atti intimidatori registrati in città e nel territorio della provincia che hanno preso di mira esercizi commerciali ed anche l’auto del sindaco Giancarlo Garozzo, presente la politica siracusana in particolare con lo stesso Garozzo, insieme ad una delegazione di esponenti della deputazione siracusana sia nazionale che regionale passata e all’intera rappresentanza eletta all’Ars lo scorso 5 novembre.

Uniti contro la criminalità!” era il motto scelto. L’unità d’intenti c’è stata ma sicuramente si attendeva una maggiore adesione tra la cittadinanza per dare un segnale, più eclatante, della costruzione di un muro sociale rispetto al racket e all’usura. Un impegno collettivo per incentivare alla denuncia, come da reiterato invito delle istituzioni preposte, e per dire che “Cambiare si può, bisogna solo iniziare da adesso!”, altro slogan dei promotori.

Ha partecipato anche il giornalista Paolo Borrometi, che da anni vive scortato, e che con le sue inchieste sul giornale online da lui diretto ha ricostruito gli sviluppi e gli affari della mafia locale e la spartizione del territorio secondo aree di interesse. In seguito ad un suo recente articolo, ha ricevuto un messaggio intimidatorio dal fratello di uno dei soggetti citati, poi arrestato per minacce pochi giorni fa.

Borrometi di mattina aveva partecipato ad un dibattito con alcuni esponenti del Pd e ha voluto essere presente al corteo. Ha così commentato l’iniziativa: “La risposta data dalla gente di Siracusa è importante. Deve avere paura chi, come i clan Bottaro-Attanasio, pensava di poter soggiogare tante persone perbene. Daranno un ulteriore sviluppo per combattere la criminalità attraverso le loro denunce”.


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