Siracusa, sospensione servizio Asacom, la politica contro l’ex Provincia. Un tavolo tecnico il 5 febbraio
SIRACUSA – La politica siracusana mette sotto accusa l’ex Provincia di Siracusa per la paventata sospensione del servizio Asacom nelle scuole del capoluogo e della provincia a partire dal 1 febbraio, territorio in cui su questo fronte si starebbe registrando la criticità maggiore in Sicilia. Si tratta del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione agli studenti diversamente abili, indispensabile per frequentare le lezioni, i cui finanziamenti vengono stanziati dalla Regione e per il quale sono competenti i Comuni per gli istituti comprensivi e l’ex Provincia per gli istituti superiori.
Il primo a sollevare il caso, all’inizio della settimana, è stato l’ex presidente della commissione Bilancio all’Ars, Vincenzo Vinciullo, affiancato dal consigliere comunale del capoluogo Salvo Castagnino. “Il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) ai ragazzi e alle ragazze diversamente abili deve continuare, nessuno si permetta di interromperlo, altrimenti incorrerà nel reato di interruzione di pubblico servizio – hanno avvertito con l’ennesimo intervento, il 31 gennaio, Vinciullo e Castagnino – come ha scritto in una nota il Dirigente generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali della Regione siciliana”.
Il giorno successivo, l’1 febbraio, i due hanno inscenato un sit-in di protesta dinanzi al Tribunale aretuseo, arrivando a chiedere al presidente della Regione la “nomina di un nuovo commissario” per l’ente provinciale.
Come sottolineato da Vinciullo, l’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, con una nota e una circolare del direttore generale, del 22 gennaio e del 29 gennaio, aveva invitato città metropolitane ed ex province a “rappresentare con sollecitudine il fabbisogno necessario all’assistenza agli alunni disabili, distinti per singoli mesi, da gennaio a giugno 2019”, al fine di poter “predisporre il decreto di impegno e liquidazione delle risorse spettanti”, a fronte di uno stanziamento complessivo di 19 milioni 150 mila euro. La circolare del 29 gennaio conteneva una precisazione di rilievo, nel comunicare a città metropolitane ed ex province che “la sospensione di un pubblico servizio quale l’assistenza agli alunni disabili resta di vostra esclusiva responsabilità”.
Una prima contestazione pubblica a cui ha fatto seguito, alla fine della mattinata del 1 febbraio, l’unica comunicazione diramata finora dall’ex Provincia di Siracusa. “Con riferimento alla paventata interruzione del servizio di assistenza alla comunicazione per i ragazzi diversamente abili (Asacom) – si legge – il Libero Consorzio comunale comunica che sono in corso interlocuzioni con l’assessorato Regionale competente per garantire la continuità del servizio con le stesse modalità con le quali è stato garantito fino al 31 gennaio”. Interlocuzioni in merito alle quali si attendono, ad oggi, aggiornamenti.
Si sono succeduti diversi interventi politici, molto duri nei confronti dell’ente provinciale, ma non solo. “La sospensione del servizio è un fatto davvero grave”, ha dichiarato il deputato regionale del M5s, Stefano Zito, richiamando anch’egli la suddetta nota dell’assessorato regionale sul servizio Asacom, dalla quale “si evince che non poteva essere bloccato in considerazione dell’approvazione del bilancio per l’esercizio finanziario del 2019 e del trasferimento delle risorse spettanti agli enti a fronte del fabbisogno rappresentato, nella misura espressa in dodicesimi dell’importo stanziato di 19.150.000,00 euro complessivi per l’intero anno 2019. Queste somme si potevano utilizzare per continuare a garantire l’assistenza”.
“Stamattina (1 febbraio, ndr) ho parlato con il direttore generale degli Enti locali, il quale mi ha detto che sbloccherà i dodicesimi delle accise – ha aggiunto – Certo sono somme irrisorie rispetto a quanto realmente servirebbe, però è già un segnale. I servizi che le ex province non possono erogare e, conseguentemente, la sospensione del servizio Asacom, è direttamente collegata all’approvazione del bilancio della Regione, che permetterebbe ai Liberi Consorzi di percepire i fondi necessari per tutte le attività che a loro sono demandate”.
Per Zito, infatti, il problema sarebbe addebitabile alla “inerzia” del governo regionale e alla mancata approvazione del bilancio, che “avrebbe permesso il trasferimento di quei fondi che sarebbero stati già utilizzati dalle ex province per erogare i servizi senza creare disagi”. “Ad aggravare ancora di più la situazione, si è aggiunta la bocciatura in commissione di bilancio dell’articolo n° 3, riguardante il pagamento da parte della Regione delle rate dei mutui delle province per il 2019, che poteva dare ulteriore respiro alle province siciliane e, in particolar modo, a Siracusa che deve pagare 6,7 milioni di euro di mutui l’anno”.
Il presidente di Progetto Siracusa ed ex consigliere comunale del capoluogo, Salvo Sorbello ha dichiarato: “Per l’ennesima volta in questa provincia ad essere pesantemente penalizzate da decisioni non condivisibili, adottate senza tenere conto della situazione effettiva, sono le persone più fragili: disabili e addetti al servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione. Condividiamo peraltro le forti e fondate preoccupazioni espresse dal Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato e di tutela delle persone con disabilità, che hanno evidenziato come le somme stanziate per i servizi di assistenza e di trasporto degli alunni disabili non saranno in ogni caso sufficienti neppure per garantire le ore che venivano erogate in precedenza. Gli alunni disabili e le loro famiglie verrebbero così penalizzati due volte: con la sospensione attuale e con un ripristino del servizio drasticamente ridotto!”.
Interviene nel merito Fratelli d’Italia, con un comunicato stampa congiunto del commissario provinciale Giuseppe Napoli e del coordinatore del capoluogo Paolo Cavallaro. “In sostanza il dirigente regionale – dichiarano in riferimento alle due note, del 22 e del 29 gennaio – comunicava l’esistenza dei fondi necessari per espletare il servizio e rappresentava l’esclusiva responsabilità degli enti in caso di sospensione del pubblico servizio in questione, ma pare che il commissario Floreno solo di recente abbia aperto interlocuzioni con la Regione, nonostante già avesse ricevuto la predetta nota del 22 gennaio e la spesa in questione non fosse imprevedibile ed eccezionale”.
E al commissario Floreno, il partito meloniano ha indirizzato, venerdì scorso, una pec con la quale “diffidava il Commissario del Libero Consorzio a riattivare immediatamente il servizio, con riserva di presentare formale esposto presso la Procura della Repubblica di Siracusa per l’interruzione di pubblico servizio”.
“È evidente che la situazione le sia sfuggita di mano – questa la critica esplicita mossa da Napoli e Cavallaro -, è evidente che la sospensione del servizio sia da imputare a colpevoli disattenzioni del Libero Consorzio comunale, che la stessa amministra in regime commissariale. È evidente che il commissario Floreno non abbia agito con la necessaria speditezza e delicatezza che il tema trattato, cioè l’assistenza a soggetti fragili, richiedeva”. “Il commissario Carmela Floreno – proseguono – tragga le conclusioni e rassegni le dimissioni”.
Fratelli d’Italia rende noto altresì che è stato chiesto ieri “alla propria deputazione di assumere ogni iniziativa presso il governo perché venga subito ripreso il servizio di assistenza ai disabili, trovando nell’on. Elvira Amata (deputato regionale di Fratelli d’Italia, ndr) grande determinazione e sensibilità in ordine alla problematica”.
L’Unicoop (Unione italiana cooperative) provinciale, attraverso un comunicato a firma del direttore Giancarlo Giuliano, si è detta “assolutamente allarmata dalla paventata sospensione del servizio”, aggiungendo che “non è possibile che ci sono Distretti socio sanitari che non riescono ad attivare l’Assistenza domiciliare integrata ed altri servizi prioritari, ritornando indietro i fondi alla Regione e realtà come quella dell’Asacom negli istituti secondari con tali criticità”.
Ha annunciato che prenderà “parte il 5 febbraio prossimo al tavolo tecnico organizzato dal dirigente del settore competente dott.ssa Antonella Fucile, poiché riteniamo che un servizio pubblico di tale natura non possa essere sospeso né ridimensionato”. “In quella occasione – ha reso noto l’Unicoop – chiederemo alla ex Provincia regionale di Siracusa di svolgere le funzioni previste dalla L. 328/2000 e di attivare una cabina di regia provinciale che possa monitorare e armonizzare l’offerta socio assistenziale e socio sanitaria della provincia di Siracusa”.
(Nella foto di repertorio: sede ex Provincia di Siracusa)