Siracusa, striscione su Riace alla Marcia dei bambini. Indignazione di Fdi, Lega e Cantiere Siracusa


SIRACUSA – Uno striscione recante la scritta “Siamo tutti bambini di Riace” alla “Marcia per i diritti del bambino“, corteo svolto ieri (in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e del fanciullo) e partito dal campo scuola “Pippo Di Natale” per arrivare a piazza Santa Lucia. Grade festa con la partecipazione di oltre mille ragazzi degli istituti comprensivi di Siracusa e Priolo, oltre che dello stesso sindaco Francesco Italia.
Ma per alcuni partiti del centrodestra e movimenti siracusani quello striscione stonava. Anzi, monta l’indignazione da parte dei rispettivi esponenti politici, che collegano il riferimento al cosiddetto “modello Riace” e alla vicenda giudiziaria che coinvolge il sindaco di Riace, Domenico Lucano (accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti), diventato simbolo dell’accoglienza per i migranti e tema divisivo nell’agone politico nazionale.
“Presenteremo formale mozione in merito alla marcia dei diritti dei bambini”, annuncia Chiara Catera, capogruppo consiliare di Cantiere Siracusa. “I bambini devono restare fuori dal dibattito politico e strumentalizzarli è un atto inqualificabile. Non si può sporcare un’iniziativa così importante come quella della “Marcia per i diritti del bambino” e sfruttarli, perché ignari di veicolare messaggi politici sugli striscioni. La compartecipazione all’iniziativa dell’Amministrazione comunale con “Città educativa” è certamente lodevole ma l’ingerenza politica è una chiara caduta di stile a cui non avremmo voluto assistere. Chiediamo che il Sindaco venga in aula a fare chiarezza”.
Durissima la nota di Fratelli d’Italia, a firma del neo coordinatore cittadino Paolo Cavallaro, nella quale esclama che “nessuno tocchi i bambini”. “Strade prive di semafori a chiamata, parchi pubblici, pochi e privi di manutenzione. Strade poco sicure, discariche ovunque, giostrine rotte, servizio di trasporto pessimo – prosegue nell’elenco – Asili nido chiusi e servizio di refezione ancora lontano dell’attivazione, assenza di spazi di incontro dove i bambini possano liberamente giocare e socializzare. Abusivismo diffuso, viabilità incontrollata. E l’amministrazione comunale cosa fa? Mediante “cittadinanza attiva”, piuttosto che interessarsi dei problemi della città e dei bambini, fa subdola propaganda al modello Riace, un modello che sembra essere fatto di violazioni delle leggi dello Stato in nome di un preteso diritto a violare quelle ritenute ingiuste”.
“È stato consentito l’utilizzo di uno striscione con la scritta “Siamo tutti bambini di Riace”, foto pubblicata proprio da cittadinanza attiva, usando inconsapevoli e innocenti bambini per una squallida propaganda politica – incalza Cavallaro – L’amministrazione comunale deve chiedere scusa alla cittadinanza intera e ai bambini, i cui diritti, soprattutto in questa città, sono largamente non rispettati e tutelati”.
Anche la Lega e il suo referente provinciale, Leandro Impelluso, parlano di “uno spot “pro sindaco di Riace” strumentalizzando i bambini delle scuole”, contestando direttamente il sindaco Italia.
“Tralasciamo i risvolti giudiziari della vicenda”, si legge nella nota, “ma l’aspetto più grave, che noi condanniamo con fermezza, è l’utilizzo strumentale dei bambini che sfilano dietro uno striscione che solidarizza e persino inneggia alla vicenda in cui è coinvolto il sindaco di Riace”.
“A questo punto ci chiediamo – spiega il referente provinciale della Lega siracusana, Leandro Impelluso – se è lecito coinvolgere e manipolare in età formativa dei bambini su iniziative del genere, oggetto di indagini giudiziarie, senza esserne consapevoli. Il sindaco Italia farebbe cosa più utile e produttiva se pensasse al benessere dei suoi concittadini; ed in particolare, se rivolgesse le sue attenzioni ai numerosi e meno fortunati bambini della sua Città”.