Elezioni amministrative 2023

Siracusa verso il ballottaggio, ultimi appelli di Francesco Italia e Ferdinando Messina

SIRACUSA – Ultime ore di campagna elettorale per Francesco Italia e Ferdinando Messina, domani il silenzio, quindi domenica (ore 7-23) e lunedì (ore 7-15) i cittadini siracusani sceglieranno il sindaco del prossimo quinquennio tra l’uscente sostenuto da una coalizione civica, fermatosi al 24 per cento al primo turno, e lo sfidante del centrodestra, attestatosi al 32 per cento.

Il sindaco uscente Francesco Italia incontrerà i suoi sostenitori prima al Foro Siracusano (alle 18,30) e a seguire ai Villini. Ci sarà naturalmente anche Edy Bandiera, indicato come vicesindaco dall’attuale primo cittadino in un eventuale Italia-bis. “L’intesa con l’ex assessore regionale – ribadisce Italia stamani a La Gazzetta Siracusana.it – è nata a partire dalle posizioni da lui assunte già all’inizio della campagna elettorale, quando si è schierato chiaramente contro quel sistema che ha di fatto imposto dall’esterno un candidato. Ho apprezzato tanto la sua integrità, libertà e il coraggio di sfidare un ampio e strutturato sistema di potere”.

Se Bandiera e il suo gruppo saranno schierati al fianco di Italia, la stessa cosa non si può dire per il Pd, il cui direttivo cittadino ha approvato all’unanimità un documento sulla posizione ufficiale: non saranno date indicazioni di voto. “Al di là delle posizioni dei singoli – sottolinea Italia – l’elettorato in questione potrà facilmente riconoscere in numerose nostre azioni amministrative chiari tratti di una politica di centrosinistra: mi riferisco alla struttura nata a Cassibile per i migranti stagionali ma anche al fatto che Siracusa è stata la prima città in Sicilia a poter contare sul garante per i diritti dei detenuti. La nostra città è diventata avamposto dei diritti rispetto a temi come quelli delle migrazioni e ricordo a tal proposito il caso della Sea Watch. Abbiamo dato ulteriore linfa al lavoro di Siracusa città educativa, nata da una felice intuizione di Pino Pennisi. Credo che per molti esponenti del centrosinistra votare scheda bianca o peggio votare il mio sfidante significherebbe dare un calcio a tutto questo e produrre un pericoloso ritorno al passato. Chi dice che io sia di destra racconta una gigantesca bugia smentita dai fatti e dalle azioni di questi anni”.

In Consiglio comunale, Italia sarà comunque in minoranza sia in caso di sconfitta che di vittoria. “La prospettiva non mi spaventa – ci dice – anche perché, come 5 anni fa, siamo pronti a trovare un’intesa con i partiti e i movimenti che hanno idee simili alle nostre. Mi spaventa invece, se prevalesse la controparte, la lotta costante all’accaparramento di postazioni e poltrone. Già durante queste due settimane, tra il primo e il secondo turno, abbiamo visto cosa è avvenuto: un rimpasto di giunta che la dice lunga sulle dinamiche politiche esistenti all’interno di quel gruppo”.

Appuntamento al parco Robinson di Bosco Minniti per Ferdinando Messina questa sera alle 20, preceduto da un evento pubblico in piazza della Parrocchia a Cassibile (alle 19). “Non sarà una festa ma – dichiara il candidato del centrodestra – un bel momento di incontro con la cittadinanza”. Nei giorni scorsi era stato in giro per i quartieri, visitando per ultime viale Tisia e strade limitrofe. Durante la passeggiata ha incontrato residenti e commercianti con i quali si è confrontato su una serie di questioni sollevate dagli stessi, come “il progressivo restringimento delle carreggiate dovuto ai recenti lavori, la diminuzione dei posti auto, la mancanza di spazi verdi, la congestione del traffico veicolare nelle ore di maggiore concentrazione”. “Se sarò eletto sindaco, da martedì prossimo mi impegnerò per affrontare e risolvere questi problemi”, promette.

In merito agli apparentamenti e alla decisione di Edy Bandiera di andare con Italia, Messina non mostra sorpresa né sconcerto. “Me lo aspettavo – afferma – e non provo rammarico per come sono andate le cose, né risentimento nei suoi confronti. Non credo sia un gesto di ripicca, del resto è una scelta dettata dalla posizione da lui assunta al primo turno”. Messina ha trovato l’apparentamento, oltre che delle liste guidate da Michele Mangiafico e Mario Bonomo (rimaste sotto soglia), soprattutto della lista dell’ex sindaco Giancarlo Garozzo, arrivato un punto dietro Bandiera al primo turno (8 contro il 9 per cento). “Credo si tratti di un percorso naturale – riferisce – nulla di sconvolgente. L’ex sindaco al primo turno aveva già fatto una scelta netta che non lasciava alcun dubbio. Aveva deciso di non sostenere Italia. Al secondo turno ha deciso di sostenere la mia candidatura perché è la vera alternativa alla maniera di amministrare del sindaco uscente. In consiglio comunale saremo comunque la maggioranza, uomini e donne serie e competenti, una squadra che saprà valutare e decidere caso per caso per il bene della città”.


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