Politica

Siracusa, via libera consiglio comunale a progetto di social housing “Casa Archimede 2”. Opera da 7 milioni

SIRACUSA – Una larghissima maggioranza e il consenso di tutti i gruppi consiliari hanno dato il via libera ieri sera al primo progetto di social housing a Siracusa, che sorgerà a Cassibile, in contrada Longarini.

Il progetto, chiamato “Casa Archimede 2” e che costerà in tutto poco meno di 7 milioni, era già passato dall’assemblea il 10 ottobre ma era stato rinviato per consentire all’Amministrazione di individuare i capitoli da cui prelevare i soldi per la quota di compartecipazione del Comune: soltanto 210 mila, che ieri mattina sono stati impegnati, a fronte della realizzazione di un’opera che prevede anche la costruzione di collettore delle acque bianche grazie al quale sarà eliminato il problema degli allagamenti a nord di Cassibile.

A relazionare sul progetto di “Casa Archimede 2” è stato l’assessore Giusy Genovesi. Il primo progetto di social housing della città prevede 32 alloggi più un parco e altri servizi lasciati alla libera fruizione. Nascerà all’ingresso nord di Cassibile ed è il frutto di un bando lanciato, nel maggio dello scorso anno, dalla Regione che lo finanzierà per oltre la metà nell’ambito della misura “Programmi integrati per il recupero e la riqualificazione”. Più precisamente, la parte strettamente costruttiva, che costerà poco meno di 5 milioni di euro, sarà per metà a carico della Regione e per metà del privato che ha partecipato al bando; il Comune interverrà nella misura del 20 percento nella realizzazione delle sole opere di urbanizzazione, che per il resto saranno sempre affrontate da Palermo. Tra questi interventi c’è anche la realizzazione di una condotta di acque bianche che consentirà di eliminare gli allagamenti che si formano in tutta la zona quando si verificano piogge abbondanti convogliando le acque nel torrente Mortellaro.

Il costo totale delle opere è di poco meno di 7 milioni. Gli alloggi saranno di varie dimensioni e il parco avrà una zona dedicata ai bambini. Saranno aperti alla fruizione pubblica anche un locale equosolidale rivolto alle piccole imprese e alle attività artigianali di Cassibile che praticano forme di commercio alternativo per stimolare la consapevolezza dei consumatori. Numerosi anche i locali comuni destinati alla socializzazione dei residenti degli alloggi: cucina, lavanderia, spazio bricolage e una living room.

Sono intervenuti Castagnino che, nella veste di presidente della commissione Bilancio, ha affrontato gli aspetti finanziari della questione, e il presidente della commissione Urbanistica, Giuseppe Impallomeni, che ha sollevato perplessità sugli effetti idrogeologici del collettore per le acque bianche. Stessi dubbi sono stati espressi da Mauro Basile ma l’assessore Genovesi ha assicurato che il progetto si è attenuto alle valutazioni del Genio civile.

Il piano costruttivo di social housing è stato l’unico ordine del giorno trattato e approvato dal consiglio comunale. Tra gli interventi preliminari, Franco Zappalà è tornato a chiedere che il sindaco illustri in aula la relazione sul primo anno di attività amministrativa.

Poi all’ordine del giorno c’era anche il regolamento dell’Urban center (dove ieri si è tenuta la seduta sotto la presidenza di Moena Scala) ma è stato rinviato per approfondimenti nelle commissioni che, come annunciato da Cetty Vinci, stanno elaborando alcuni emendamenti.

È stata, invece, completata la discussione sulla relazione del Difensore dei diritti dei bambini, Carla Trommino, mentre slitta ad altra data il confronto sul servizio bus nella Ztl per l’assenza del suo proponente, Salvatore Castagnino.


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