Vicenda Vignalonga, Grillo (SEL): “Floridia non è razzista. Ma serve un dibattito politico-culturale”

Floridia – Sulla vicenda di Vignalonga interviene il responsabile della sezione floridiana di Sinistra e Ecologia Silvio Grillo che dichiara: “Floridia non è mai stato un paese razzista. Le voci relative alla nascita di un centro di accoglienza per stranieri minori non accompagnati, hanno suscitato non poche perplessità e paure nei residenti di Vignalonga. Tuttavia, pur condividendo le ansie degli abitanti del quartiere, non è giustificabile alcun comportamento razzista e dai toni violenti. Sinistra Italiana, continua a sostenere che l’accoglienza degli immigrati è una emergenza nazionale e può tramutarsi anche in una risorsa per il territorio, come ogni forma di accettazione della diversità. Le esperienze maturate in questi anni hanno dimostrato che i ragazzi provenienti dagli sbarchi e presenti sul territorio comunale, si sono integrati con i cittadini e in molte occasioni hanno condiviso momenti sociali importanti. Inoltre – aggiunge Grillo -, possiamo affermare che molte famiglie hanno accolto nelle proprie abitazione alcuni di loro con uno spirito solidaristico che, da sempre, contraddistingue l’indole dei floridiani. Riteniamo che la polemica intavolata in questi giorni da parte di qualche forza politica locale e da qualche populista di ispirazione leghista, sia frutto di un atteggiamento sbagliato e inutile. Per queste ragioni, Sinistra Italiana ritiene opportuno avviare con tutte le forze del volontariato e i cittadini un dibattito politico-culturale in modo da evidenziare la presenza di una visione diversa rispetto a quella che appare in questi giorni e che rischia di dare un’immagine distorta della realtà floridiana. Noi siamo dalla parte dei più deboli e degl’ultimi -prosegue -, senza dimenticare i nostri cittadini che attraversano momenti di difficoltà. Inoltre, invitiamo le autorità competenti a vigilare sul rispetto delle regole relative alle aperture dei centri di accoglienza, in modo da poter garantire la civile convivenza tra il cittadino floridiano e i minori che provengono dagli sbarchi, i quali mettono a rischio la propria esistenza, scappando dalla guerra e dalla fame”.