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Volalibro stamattina si è parlato di “Amore” con Francesca Vecchioni

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Noto – Le sensazioni di affetto che proviamo verso gli altri nascono tutte nella stessa maniera e dallo stesso “organo”. Ovvero dal cuore. E per questo motivo che l’amore, quello vero, non può essere diverso. Viene prima di tutto: delle idee, degli orientamenti e delle paure. Si è parlato di “Amore” questa mattina a VolaLibro, grazie alla presenza di Francesca Vecchioni, figlia del cantautore Roberto, e di Ignazio Ingrao. Entrambi hanno preso spunto dalle loro fatiche letterarie, raccontandosi e aprendosi agli studenti che hanno partecipato agli incontri.

T’innamorerai senza pensare” è il titolo del libro scritto da Francesca Vecchioni e in cui ha raccolto le sensazioni e gli episodi più importanti della sua vita senza mai nascondere la sua omosessualità. Una lezione di tolleranza e di approfondimento quella che ha tenuto assieme a Luigi Tabita, direttore del Giacinto Festival, su temi che per molti rappresentano ancora dei tabù. Lo ha fatto specificando che l’orientamento affettivo, il provare un sentimento per una persona dello stesso sesso, nasce ancor prima dell’attrazione fisica; sottolineando anche le differenze tra il sesso biologico di nascita, l’orientamento sessuale e l’identità di genere; e ancora rispondendo alle domande scritte ma anonime degli studenti che hanno apprezzato anche la semplicità con cui Francesca Vecchioni ha aperto lo scrigno dei suoi ricordi.

Ignazio Ingrao, caposervizio di Panorama ed esperto di questioni vaticane, nel suo ultimo libro dal titolo “Amore e sesso ai tempi di Papa Francesco. Le coppie, le famiglie, la chiesa” ha parlato del crescente scollamento tra Chiesa e società sulla morale sessuale, ormai diventato una voragine. Tema su cui i cattolici continueranno a confrontarsi, tra spaccature e colpi di scena.

Non solo letteratura, ma anche laboratori e incontri sul temi di attualità. Al Seminario Vescovile sono iniziati i laboratori di calligrafia con Corrado Celestri, per stimolare gli studenti più giovani verso l’arte della bella scrittura. Tra le stanze del Cumo, invece, Vincenzo Spadaro ha accolto i giovani studenti per i laboratori musicali, mentre a Palazzo Impellizeri, dove è stata allestita la mostra documentaria “I figli della terra siracusana che parteciparono alla Prima guerra mondiale”, la Capitaneria di Porto di Siracusa ha incontrato gli studenti per spiegare come il rispetto del mare passi anche dalle abitudini che si seguono a tavola.

Anche altri laboratori hanno già preso il via, ma saranno presentati nei prossimi giorni.

Di pomeriggio, infine, è in programma l’incontro con la dottoressa Margherita Spagnuolo Lobb direttore dell’Istituto di Gestalt HCC Italy (sedi di Siracusa, Palermo, Milano).


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