Lentini, arrestato un presunto spacciatore di marijuana, era da mesi sotto “osservazione”
LENTINI – I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto, in esecuzione d’ordinanza di custodia cautelare in carcere il 34enne lentinese Alfio Amenta. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa, a seguito della richiesta formulata della Procura della Repubblica aretusea, che concordava pienamente con gli esiti di una un’approfondita attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Lentini a seguito dell’arresto in flagranza di reato operato in data 16 novembre 2016 a carico di due giovani pregiudicati residenti a Scordia, trovati in possesso di 200 grammi di marijuana, stupefacente con principio attivo molto elevato.
Le successive attività d’indagine svolte dai militari hanno consentito di dimostrare che lo stupefacente era stato verosimilmente ceduto dall’Amenta per un corrispettivo di 400 euro. Dal quadro probatorio degli elementi raccolti emerge che il 34enne, conosciuto come Alfio “Caramello”, fosse solito occultare la sostanza stupefacente, da cedere a terzi, fra i canneti situati fuori dalla recinzione della sua abitazione per recuperare solo all’occorrenza la quantità richiesta dagli acquirenti che si recavano, con andirivieni costante, presso la residenza dello spacciatore.
Una ripetuta serie di servizi di osservazione hanno permesso di ricostruire il “modus operandi”, individuare ed identificare gli acquirenti subito dopo l’incontro con Amenta e sequestrare la sostanza di cui venivano trovati in possesso. Grazie all’impegno profuso dai militari di Lentini, che inoltre a gennaio del 2017 a seguito di perquisizione domiciliare rinvennero presso la suddetta abitazione la somma di 1.800 euro suddivisa in banconote di vario taglio, è stato possibile contestare all’Amenta le ipotesi di reato di detenzione illecita e cessione di sostanza stupefacente del tipo marijuana e per cui è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare.
L’uomo è ora sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
