Archivio

Etna, l’eruzione si intensifica: violenti boati e tremori

etna 14 maggioContinua con maggiore intensità l’attività stromboliana dell’Etna. La pioggia di cenere, seppur lieve, si riversa in queste ore su alcuni paesi pedemontani, Sant’Agata li Battiati, San Giovanni la Punta, trasportata dal vento.
Anche il livello del tremore, come hanno rilevato gli studiosi dell’Ingv di Catania, e’ cresciuto rispetto a ieri a tal punto che gli abitanti dei paesi della cintura del vulcano adesso sentono nitidamente dei forti boati che provengono dalla sommità.
L’attività eruttiva e’ iniziata due giorni fa e il Nuovo Cratere di Sud Este’ tornato a dare spettacolo con esplosioni e con l’emissione da una fessura di una colata lavica che ha percorso già qualche chilometro all’interno della desertica Valle del Bove attestandosi, al momento, fra Monte Simone e Monte Rittman.

L’emissione di cenere prosegue, ma non e’ rilevante e rimane pienamente operativo l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Ieri, si è registrata una graduale intensificazione dell’attività eruttiva, accompagnata da un aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico. Nella notte scorsa, tutti questi parametri si sono stabilizzati su livelli modesti, molto simili a quelli dell’episodio eruttivo di gennaio-aprile 2014. L’attività stromboliana è concentrata nelle tre bocche ubicate nella parte orientale del Nuovo Cratere di Sud Est.
Secondo l’Ingv, una serie di piccoli crolli ha accompagnato l’apertura di una bocca effusiva, dalla quale è stata emessa una piccola colata di lava che si è riversata lentamente verso la più alta e più larga delle bocche eruttive che si erano aperte sul fianco orientale durante il parossismo del 28 dicembre 2014. Durante le ore successive, la lava ha lentamente colmato questa bocca; poi la colata si è lentamente espansa lungo la frattura del 28 dicembre, in direzione nord-est, raggiungendo la base del cono nella tarda mattinata di ieri.

Nel frattempo è continuata l’attività stromboliana con getti alti alcune decine di metri. L’avanzamento della colata lavica è stata accompagnata più volte da minori crolli di porzioni instabili del fianco orientale del cratere. Il fenomeno, durato circa una decina di minuti, è stato accompagnato da crolli di materiale e nebulizzazione in atmosfera di cenere rossastra ricaduta in prevalenza attorno all’area sommitale e sull’alto fianco meridionale del vulcano.


La Gazzetta Siracusana su facebook

LE CITTÀ DEL NETWORK

Copyright © 2023 La Gazzetta Siracusana.it
Testata editoriale iscritta al ROC con numero 25784
Direttore responsabile: Cecilia Casole
PF Editore di Forestiere Pietro - P. IVA 01864170897

Copyright © 2016/2023 PF Editore

In alto