Cronaca

Floridia, “frequentazione malavitosa e luogo di spaccio”: il questore chiude un bar

FLORIDIA – Il questore Gabriella Ioppolo, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 100 comma 2 del Tulps, ha emanato decreto di revoca dell’autorizzazione all’esercizio di somministrazione alimenti e bevande nei confronti del bar “Planet cafè” sito in via Pascoli. Il decreto è stato adottato lo scorso 28 maggio e notificato oggi dai carabinieri della tenenza di Floridia.

A seguito degli episodi accaduti nel locale e dei numerosi conseguenti controlli operati dai militari della locale tenenza, l’esercizio pubblico è stato ritenuto “abituale ritrovo di pregiudicati, per la quasi totalità con precedenti specifici per la illecita detenzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti o segnalati quali assuntori”.

La proposta, inviata dai militari della locale tenenza ai sensi del citato art. 100 Tulps al questore Ioppolo, corroborata da una dettagliata e ben documentata attività di controllo, ha determinato la emissione del provvedimento.

I fatti verificatesi in passato, cui conseguì un primo decreto di sospensione dell’attività per 15 giorni dello scorso gennaio e i recenti avvenimenti sfociati nell’arresto, eseguito dei carabinieri della locale tenenza, del titolare dell’esercizio per detenzione di stupefacenti, hanno reso possibile il provvedimento revocatorio predisposto dal personale della Divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura e adottato dal questore Ioppolo.

“Durante i numerosi controlli operati dai carabinieri di Floridia – spiega il questore Ioppolo – all’interno del bar è stata più volte dimostrata la presenza di assuntori di sostanze stupefacenti, segnalati all’Autorità amministrativa provinciale ai sensi dell’art. 75 Dpr 309/90 e culminati con il recente arresto del titolare, sottoposto dall’Autorità giudiziaria alla misura degli arresti domiciliari”.

“La revoca della Scia per l’esercizio della somministrazione alimenti e bevande tende infatti ad evitare – prosegue il Questore – che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio possa causare il protrarsi di condizioni nocive per l’ordine e la sicurezza pubblica e ciò, essendo prevalente la finalità dissuasiva della frequentazione malavitosa indotta dalla chiusura dell’esercizio stesso; ai fini della legittima adozione della misura di cui all’art. 100, comma 2, Tulps, occorre che ricorrano i casi in cui si accerti l’accadimento di reiterati eventi delittuosi tali da configurare sicura fonte di pericolo concreto ed attuale per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.

“Alla luce degli accadimenti evidenziati – continua – si è dunque ritenuto che esista il rischio concreto della reiterazione di simili episodi e che sussistono particolari esigenze per il ripristino della legalità mediante l’adozione del provvedimento di revoca, considerato che il Bar veniva utilizzato dal titolare e dagli avventori come luogo abituale per l’attività illecita di spaccio”.

“Ancora una risposta concreta e tangibile – conclude il Questore – quella che si è voluta adottare nei confronti della lotta allo spaccio e all’uso degli stupefacenti, che le Forze di Polizia costantemente e sinergicamente perseguono”.

(Foto generica)


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