Elezioni amministrative 2017

Floridia, Limoli: “Gli apparentamenti sono per includere. Solo così si può avere uno sviluppo reale per il paese”

FLORIDIA – In queste ore si susseguono le riunioni da parte dei due candidati a sindaco che al ballottaggio del 25 giugno si contenderanno la poltrona di primo cittadino. Orazio Scalorino tramite la sua pagina di un noto social network invita il suo avversario a non apparentarsi con altre liste. Dall’altra parte il medico floridiano precisa che gli apparentamenti sono previsti dalla legge e riconosce ai suoi avversari politici che non hanno raggiunto il ballottaggio la serietà di come hanno condotto la campagna elettorale e di far suoi alcuni punti dei programmi degli altri competitors.

Gianni Limoli, da noi contattato, ha risposto: “Gli apparentamenti sono previsti dalla legge e sono una cosa naturale farli subito dopo il primo turno elettorale. Gli apparentamenti significa riconoscere gli avversari politici non i nemici politici, riconoscerli in quello che loro hanno rappresentato. Significa che sono stati candidati a sindaco hanno avuto un programma si sono spesi per il paese. Io ho condotto una politica di apertura e di pacificazione all’interno di tutto il paese, di apertura, di inclusione. Significa la collaborazione dei miei colleghi candidati a sindaco per me è indispensabile. Significa – aggiunge Gianni Limoli – far partecipare tutto il paese a quella che è l’amministrazione. Non li chiamo perdenti, lì chiamo persone che si sono spese per il paese ma che hanno avuto un risultato differente dal mio.  Non perdenti assolutamente no. Sono persone che contribuiscono con la loro presenza, con i loro programmi per il bene del paese non sono mai perdenti tant’è che io eletto sindaco lì chiamerò con me per fare dei punti importanti del loro programma. Quindi l’apparentamento per me è una questione naturale. Per lui no?. Lui vuole escludere – continua Limoli – io voglio includere la cosa è differente. Lui vuole escludere perché vuole governare da solo con dieci consiglieri comunali. Io voglio governare con dieci consiglieri ma voglio includere il Paese, voglio includere tutti perché solo così si può avere uno sviluppo reale, vero del nostro Paese con la democrazia, con l’inclusione, con la partecipazione all’amministrazione da parte di tutti”.


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