Politica

Floridia, piano di gestione dei rifiuti, l’opposizione vota una mozione

claudia faraci burgio salvo

Floridia – Il consiglio comunale di Floridia con 10 voti a favore, tre voti contrari e tre astenuti ha approvato una mozione ottativa nella quale si chiede al dirigente Armenio Domenico di ritirare il decreto nel quale si affermava che la delibera di consiglio comunale sul piano rifiuti non era migliorativa rispetto a quella presentata dalla giunta.

I Consiglieri d’opposizione nella mozione chiedono: di prendere atto della Direttiva protocollo n. 21378 del 14/05/2015 del Dirigente Generale sopracitato che cosi’ recita: “il Piano di intervento e relativo capitolato d’oneri e quadro economico di cui all’art. 5 comma 2 ter della legge regionale n. 9/2010 e successive, secondo quanto pure evidenziato dall’Ufficio legislativo e legale, dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale , previa predisposizione della Giunta Comunale; di chiedere all’Ing. Armenio Domenico la revoca in autotutela del Decreto n. 994 del 01/07/2015 in quanto emanato in palese contrasto con la suddetta direttiva; di sollecitare l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, di approvare la Deliberazione del C.C. n. 30 del 29/06/2015; di dare mandato al Presidente del Consiglio Comunale di porre in essere tutti gli adempimenti conseguenziali e necessari per la esecuzione dei superiori punti n 02 e n 03 della presente proposta.

Durante la seduta del civico consenso ancora una volta l’opposizione ha evidenziato alcune criticità del piano di gestione di rifiuti presentato dall’amministrazione comunale. Dall’altra parte l’assessore Claudia Faraci ha risposto che le uniche modifiche si possono fare sui costi dei sacchetti e che il piano non può essere cambiato nelle altre voci.

L’istituto dell’autotutela – dichiara il consigliere Salvo Burgio – è sempre esistito. Noi secondo quello che abbiamo proposto chiediamo all’assessorato e al dirigente che il decreto è in palese contrasto con quello che afferma la stessa circolare. Noi chiediamo annullamento del decreto assessoriale. L’opposizione chiede l’annullamento in autotutela al dirigente che ha emesso l’atto. L’annullamento in autotutela è previsto – aggiunge Burgio – quando vi è un pubblico interesse. In questo caso il pubblico interesse è il piano dei rifiuti dove ci sono sette milioni di euro di differenza e quindi noi chiediamo l’annullamento in autotutela. Il consigliere Giarratana ha affermato che vi sono delle incongruenze nel piano che lo inficiano”.

Pronta la replica dell’assessore ai Lavori Pubblici Claudia Faraci che dichiara: “il decreto è del 30 giugno 2015. Se avessero avuto dei dubbi di legittimità la legge gli consente entro i termini di impugnare il decreto. Perché non l’hanno fatto? Per perdere tempo. Perché l’obiettivo è solo politico è solo quello di bloccare l’amministrazione perchè oggi a distanza di un anno quel decreto non si può impugnare più. Anche fare una mozione tecnicamente non si può impugnare più. La mozione votata non ha nessun senso. Il dirigente come fa a revocare a ritirare in autotutela che nessuno ha impugnato nei tempi previsti dalla legge e che quindi è legge. Il dirigente nella sua prima lettera dice che non si può tenere conto della delibera di consiglio comunale perchè non è migliorativa di quello inserito nel decreto”.


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