Floridia, si è parlato della tessitura al centro culturale “G. Ierna”

Floridia – Ospite del Centro Artistico Culturale Giuseppe Ierna di Floridia, il Direttore del Museo Antropologico di Buscemi, Rosario Acquaviva, con la passione e la conoscenza che lo contraddistingue in questo campo, ha illustrato l’ arte negli antichi mestieri, rievocando in particolare l’esperienza di antiche generazioni nel campo della tessitura.
La tessitura risale al periodo neolitico quando le comunità erano stanziali e nasce tra le mani delle donne che, lavorando instancabilmente, fecero della tessitura un’industria manifatturiera. La tradizione tessile siciliana risale al mito di Aracne, abile tessitrice della Lidia, che sfidò Atena nell’arte della tessitura e fu trasformata dalla dea in un ragno costretto a tessere senza posa. E non è da escludere che l’idea della tessitura sia nata proprio dall’osservazione del lavoro del raggno che abilmente tesse la sua tela.
Varie e complesse sono le fasi di lavorazione ( così come il direttore Acquaviva ha prima spiegato e poi proiettato nel l’interessante video da lui stesso curato) a partire dall’estrazione da varie piante come la canapa, il lino, il cotone, ecc..
Passando attraverso queste fasi ( estirpazione, battitura, essiccazione, stigliatura, gramolatura, cardatura, orditura) si arriva al prodotto finito. Un manufatto tessile, ha esplicitato il relatore, è l’incontro di un ordito ( complesso dei fili che formano la parte longitudinale del manufatto) con una trama ( i fili che corrono trasversalmente da un capo all’altro del telaio). In Sicilia si sono prodotti manufatti tessili che sono rimasti espressione della bellezza e qualità nella storia della tessitura. In ogni tessitura si esprime il linguaggio del tessitore che vi fa sedimentare i propri gesti, le proprie abitudini, la propria cultura.