Noto, chiusura pronto soccorso, il sindaco Bonfanti dopo avvisi conclusione indagini: “C’erano troppe cattive coincidenze”
NOTO – “Che la giustizia faccia il proprio corso. Noi eravamo intervenuti in tempo perché troppe coincidenze, anzi troppe cattive coincidenze, facevano presagire al “sacco” a danno della nostra comunità”. Lo dichiara il sindaco Corrado Bonfanti (nella foto di repertorio in occasione della manifestazione “pro Trigona” di aprile), dopo che la Guardia di finanzia ha notificato 5 avvisi di conclusione indagini, emessi dalla Procura di Siracusa, nei confronti di altrettanti medici del Pronto soccorso dell’ospedale “Trigona”, accusati, in concorso, dei reati di falsità ideologica, truffa ai danni dello Stato e interruzione di pubblico servizio.
I fatti si riferiscono ai primi giorni dello scorso luglio, quando, a seguito della chiusura del Pronto soccorso di Noto da parte dell’Asp 8 di Siracusa per “gravi criticità di organico”, il sindaco Bonfanti presentò un esposto alla locale caserma dei carabinieri per “effettuare opportuni accertamenti e per valutare eventuali profili di penale rilevanza sugli accadimenti nell’ambito di una vicenda amministrativa che riguardava la tutale del territorio e la salvaguardia della salute pubblica”.