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Noto- Il movimento Forza Nuova entra ufficialmente in Consiglio comunale.

A ufficializzare l’adesione del consigliere comunale Giovanni Ferrero al loro movimento sono il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore e il responsabile per la Sicilia 

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Giuseppe Provenzale . Dopo il paventato pericolo del ciclone che ha tenuto per tre giorni la cittadinanza in apprensione, il sole ha fatto timidamente capolino mentre un nuovo tornado, stavolta politico, sembra in agguato sul palazzo di città. Appostati davanti all’ex convitto Ragusa luogo dell’incontro, un gruppo di giovani che si professano libertari e antifascisti. La loro è una manifestazione di dissenso silenzioso, come tengono a precisare. Nessuno ha voglia di parlare perché il silenzio parla da solo. Il silenzio e lo striscione che reggono. Ma come mai Forza Nuova è approdata proprio a Noto? Lo abbiamo chiesto al segretario Fiore insieme a qualche altra domanda: “E’ più naturale che a rispondere al nostro messaggio di salvare l’Italia siano i piccoli e medi centri. Le grandi città sono distratte ma arriveremo anche lì”.

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Eppure a Noto c’è una situazione particolare. Il consigliere Ferrero ha sempre sostenuto la maggioranza Bonfanti, la stessa che comprende anche il PD. Adesso la sua scelta di aderire a FN crea un po’ di scompiglio. “Noi siamo sempre contenti di rompere il ghiaccio in determinate situazioni. Starà al consigliere decidere come muoversi perché le amministrazioni di città hanno ottiche sempre diverse. Noi siamo attenti ai programmi e alle iniziative volte a dare più forza lavoro alla città o più sana economia o più attenzione a determinati problemi. In questo senso siamo pragmatici e appoggiamo chiunque difenda le cose più importanti per la cittadinanza netina”. E se non vi vogliono? “ Questi sono problemi loro. Noi lavoriamo con chi vuole lavorare. Mi è successo anche nel passato di collaborare con gente totalmente all’opposto, poi uno si distacca dove si deve distaccare”. Resta il fatto però che voi siete accusati di essere omofobi, xenofobi, neo fascisti. “In merito all’omofobia, rispondo dicendo che noi siamo per la difesa della famiglia e riteniamo che ne esista un solo tipo e che non ci sia spazio giuridico nella nostra storia per dire che esiste una realtà costituita dalle coppie gay. Per quanto riguarda la xenofobia, abbiamo detto dall’inizio: “Ogni popolo ha la sua terra ogni terra ha il suo popolo, tutti i popoli vanno rispettati ma è assurdo che negli ultimi sette mesi siano arrivati centoventimila persone dall’Africa”.
Cetty Amenta


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