Operazione antidroga “Squama”, assolti anche i fratelli portopalesi Giuseppe e Giovanni Aprile


PORTOPALO DI C.P. – Il collegio della 4ª sezione penale del Tribunale di Catania, presieduto dal dott. Fichera, ha assolto tutti gli imputati del processo denominato “operazione Squama” perché il fatto non sussiste. Tra i ventuno arrestati, quasi tutti residenti in provincia di Catania, c’erano anche due fratelli residenti a Portopalo, Giuseppe e Giovanni Aprile.
Tutti gli imputati erano accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di detenzione a fini di spaccio di cocaina. Gran parte degli imputati furono arrestati all’alba del 4 aprile 2009 su ordinanza del Gip del Tribunale di Catania, che aveva accolto la richiesta di misura cautelare della Dda etnea.
All’epoca dell’arresto, il Tribunale del riesame accolse parzialmente le richieste difensive, ritenendo non sussistente l’ipotesi di reato più grave, mantenendo però la misura cautelare della custodia in carcere per la detenzione dello stupefacente a fini di spaccio.
A conclusione del procedimento di primo grado, durato ben otto anni, il Pm aveva chiesto l’assoluzione per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e la condanna a nove anni ciascuno per il reato di detenzione di stupefacenti del tipo cocaina per i due fratelli portopalesi, Giuseppe e Giovanni Aprile, assistiti dall’avvocato Giuseppe Gurrieri.
Condanne altrettanto severe erano state richieste dal Pm per quasi tutti gli altri imputati, mentre tutti i difensori avevano chiesto l’assoluzione o in subordine la declaratoria di intervenuta prescrizione dei reati di detenzione di stupefacenti previa riformulazione della imputazione nella ipotesi attenuata della detenzione di lieve entità.
Alcuni degli imputati avevano all’epoca definito il procedimento con patteggiamento o con rito abbreviato, riportando condanne.