Priolo, nubi sul depuratore consortile Ias, lavoratori scrivono al prefetto: verso lo sciopero generale
PRIOLO GARGALLO – Si addensano le nubi sul futuro del depuratore consortile di Priolo Gargallo, gestito dall’Ias (Industria acqua siracusana). L’ultima proroga concessa scade il 30 settembre e i lavoratori, sessanta dipendenti, in attesa di chiarimenti, temono il ventilato bando europeo per individuare un socio privato che gestisca l’impianto. Così hanno deciso di inviare una lettera al prefetto Giuseppe Castaldo, preannunciando uno “sciopero generale” a partire dai prossimi giorni.
Questo il documento dei lavoratori dipendenti dell’Ias: “I sottoscritti lavoratori della società IAS Spa, firmatari del presente documento, con riferimento alle prolungate trattative sul futuro dell’impianto IAS di Priolo Gargallo, al momento senza nessuna soluzione positiva né per i lavoratori né per i comuni aderenti, specificano che sono state disattese le promesse fatte dall’assessore regionale alle attività produttive sig.ra Mariella Lo Bello nel mese di giugno u.s. riferite al rinnovo della convenzione trentennale e che la situazione sembra precipitare verso un bando pubblico europeo che metterebbe a rischio le sinergie e le collaborazioni tra i soggetti privati e quelli pubblici che hanno portato enormi benefici per l’ambiente. Tutto ciò considerato comunicano che lo stato d’agitazione intrapreso qualche mese fa sfocerà, entro 3 giorni, verso uno sciopero generale che nella prima fase garantirà il minimo tecnico ma che potrebbe portare ad azioni ben più incisive. Chiediamo tuttavia a Sua Eccellenza la disponibilità per un incontro con una nostra delegazione per meglio esplicitarLe le problematiche connesse”.
E qui di seguito pubblichiamo il testo della lettera a supporto, indirizzata sempre al prefetto, sottoscritta da una ventina di lavoratori dell’indotto: “I sottoscritti lavoratori che operano nell’indotto del depuratore consortile, condividendo in toto il documento dei dipendenti IAS ed esprimendo solidarietà nei loro confronti, sono pronti a scendere al loro fianco per qualsiasi forma di lotta si voglia perseguire in difesa del diritto del lavoro e della protezione del territorio e dell’ambiente”.