Siracusa, 25 aprile, Anpi e Cgil: corteo dal Pantheon a via Veneto


SIRACUSA – “Dalla celebrazione della Liberazione al percorso della Memoria e all’impegno per la Pace“. Questo il percorso ideale tracciato nella nota del comitato Anpi e Cgil di Siracusa. Per lunedì 25 aprile si prevede un corteo che alla fine della celebrazione istituzionale al Pantheon si snoderà, a partire dalle ore 10, per le vie simboliche della città.
Farà tappa dapprima all’interno dei Villini, ove saranno ricordati i partigiani e le staffette partigiane della provincia di Siracusa, per giungere subito dopo a largo XXV Luglio per una riflessione sulla pace contro tutte le guerre. Proseguirà lungo corso Matteotti con la commemorazione dei “martiri antifascisti” giungendo fino a Forte Vigliena dove verrà reso omaggio alla memoria del senatore Eduardo Di Giovanni. Ultima tappa in via Vittorio Veneto e omaggio a Elio Vittorini.
“Non svalorizziamo la categoria della pace e non sottovalutiamo la storia – dichiara Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa – Fermiamo questa iperbole dell’odio. Ricordare la fine dell’occupazione nazista e la liberazione dal regime fascista significa celebrare l’affermazione dei valori interdipendenti della libertà, della democrazia e della pace. Le guerre sono sempre sporche, sporchissime. Questo è il tempo dell’etica della responsabilità che ci impone di considerare le conseguenze dei nostri atti e troviamo insieme un modo per fermare questa atroce catastrofe umanitaria. Bisogna lavorare per l’unità fra tutte le forze di pace e antifasciste del nostro Paese e cercare la più ampia piattaforma negoziale possibile e imporla ai contendenti con una grande mobilitazione dell’Europa”.
“L’Anpi, custode dei valori e della memoria – sottolinea Francesco Randone, portavoce del comitato siracusano dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia – di quanti “non per odio scesero in armi per restituire dignità e onore alla Patria, per troppo tempo calpestati”, in questo drammatica situazione esplosa nel cuore dell’Europa, avverte l’urgenza di un ritorno al primato della politica e della diplomazia come capacità di dirimere i conflitti fra gli Stati. Fa appello a tutte le forze democratiche per un impegno unitario a sostegno della pace fra i popoli e fra gli Stati”.
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