Siracusa, polemiche interne al Pd: interviene la deputata all’Ars Cirone Di Marco
SIRACUSA – La deputata regionale del Partito democratico Marika Cirone Di Marco interviene sulla riunione della direzione provinciale e dichiara: “Le conclusioni della direzione provinciale del PD non sono conclusioni, a meno che non arrivino come abdicazione del gruppo dirigente. Ne emerge un quadro contrassegnato da un disagio profondo che attraversa tutto il partito, da una parte e dall’altra. Negarlo sarebbe atto di ipocrisia. L’indifferenza burocratica con cui Segreteria provinciale e Segreteria regionale hanno affrontato la questione, la dice lunga sull’idea di politica che circola”.
“All’appello sensato del Segretario regionale a superare il correntismo, si è risposto con una palese organizzazione e ratifica dell’indisponibilità a cercare percorsi inclusivi e compositivi. Ricorrendo ad una metafora, l’idea che “il morto si mangia il vivo” oggi è quanto mai attuale. Il Segretario provinciale, frutto di un accordo unitario costruito sulla disponibilità di Area Dem, ne esce palesemente indebolito e prigioniero di logiche di parte, cui poco importa di svuotarne il ruolo. Il Sindaco di Siracusa condannato a ripercorrere il calvario dei precedenti Sindaci del centrosinistra, finiti tutti sotto il cecchinaggio dei duri e puri della stessa famiglia. Un risultato che, come si è già visto, ha premiato solo gli avversari e ridurrebbe il PD a testimonianza. Non credo che questo debba essere l’approdo, mentre i problemi portati dall’autunno incalzano imponendo comportamenti responsabili”.
La situazione dei Comuni e del Libero Consorzio in grave difficoltà, la questione sanitaria tra nuovo ospedale e definizione della rete ospedaliera, le vicende legate all’IAS e alla Camera di Commercio. Bene si sarebbe fatto ad affrontare questi problemi, anziché liquidare in modo inaccettabile un’esperienza amministrativa nata dal PD, perseguita dal PD, con esponenti democratici, che tra luci e ombre stanno lavorando per tenere fede con lealtà al mandato degli elettori.