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Siracusa, rete ospedaliera, l’Avis comunale “offre” la sede per un confronto tra politica, sindacato e istituzioni

SIRACUSA – L’Avis comunale di Siracusa, attraverso una nota, intende esprimere la posizione dell’associazione sul dibattito, riacceso in questi giorni da alcune forze politiche e sindacali, sulla rete ospedaliera provinciale e la realizzazione del Nuovo ospedale.

L’Avis ritiene “auspicabile l’apertura di un dibattito costruttivo senza giochi di fazioni politiche, con l’unico obiettivo di raggiungere il risultato sperato e dare i giusti riconoscimenti a Siracusa in tema di sanità” e pertanto “come già da tempo affermato, ribadisce di offrire la propria sede (nella foto di repertorio, ndr) come luogo neutrale per ospitare gli incontri di tutta la deputazione regionale e nazionale, delle varie organizzazioni sindacali e di tutti gli attori per affrontare un argomento così scottante e importante per la città di Siracusa e per i comuni limitrofi”.

A entrare nel merito del dibattito è il presidente dell’Avis comunale, Nello Moncada: “In questo momento, è necessario assumere una posizione unitaria ed essere compatti per concordare una comune strategia da portare sui tavoli decisionali regionali e sostenere la qualità dell’assistenza sanitaria pubblica siracusana”.

Sugli ospedali della zona nord e della zona sud riferisce: “Per ciò che riguarda gli ospedali di Lentini, Augusta, Avola e Noto, l’Avis comunale di Siracusa è lieta del fatto che tutte le posizioni assunte negli ultimi giorni ripercorrono argomenti che già l’associazione aveva sottolineato. L’Avis comunale di Siracusa più volte, infatti, ha ribadito che l’ospedale di Lentini, di recente costruzione e tecnologicamente all’avanguardia, ha tutte le carte in regola per essere riconosciuto Dea di primo livello così come ritiene che l’ospedale di Augusta, ubicato in un territorio ad elevato rischio ambientale per la presenza di uno dei più grandi petrolchimici d’Europa e sede del più importante scalo della provincia, va potenziato per le sue specificità sia dotandolo di quanto previsto dallo stesso piano regionale di rimodulazione in termini di reparti e posti letto, sia attuando quanto più volte sancito in merito alla vocazione oncologica. Stessa cosa vale per l’ospedale riunito Avola-Noto che va potenziato quanto ad organizzazione di reparti e posti letto, ancora al di sotto delle esigenze del territorio”.

“Sul tema del nuovo ospedale – continua il presidente dell’Avis comunale di Siracusa – esprimiamo la nostra condivisione sulla scelta del Presidente della Regione di incaricare degli esperti regionali per valutare le aree, auspicando che ciò venga fatto nel più breve tempo possibile e in modo aperto e trasparente”.

“Da parte di Avis comunale Siracusa – conclude Moncada – è viva la proposta di realizzare un ospedale sul modello adottato a Milano tra l’ospedale “San Raffaele” e Milano due e che quindi abbia un’area annessa che possa ospitare alloggi e servizi. Siracusa può e deve avere un nuovo ospedale altamente qualificato ed attrezzato, costruito secondo gli standard della più moderna ed innovativa tecnica ospedaliera”.


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