Dopo il successo del seminario sui “Sex offenders” svoltosi lo scorso 15 ottobre a palazzo Vermexio, la Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri incontra nuovamente gli avvocati per un secondo
seminario su un tema non meno attuale e scottante: “Il minore nella fase delle indagini preliminari”. Il seminario avrà luogo presso il palazzo di giustizia venerdì 12 dicembre dalle ore 15.30 alle 19.30
e rilascia 4 crediti formativi.
Il programma si svolge come segue: apre i lavori il Procuratore della Repubblica dott. Francesco Paolo Giordano, seguono i saluti del Presidente dell’Ordine, avv. Alvise Troja e una breve introduzione della Presidente della Rete Centri Antiviolenza di Siracusa Raffaella Mauceri, giornalista-editrice ed esperta di Women’s studies.
Relazionano, nell’ordine:
– Elena Salemi, avvocata volontaria della Rete con un notevole curriculum di pubblicazioni sul prestigioso sito “Altalex”, sul tema: “Il figlio violato. Il ruolo dell’avvocata del Centro antiviolenza”
– Stefania Barbagallo , sostituto procuratore presso il Tribunale dei Minori di Catania, sul tema: “Tutela del minore e ruolo della Procura della Repubblica ℅ Tribunale Minorenni
– Michele Consiglio. G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, su: “La funzione del giudice per le indagini preliminari”
– Margherita Cannata, psicologa-psicoterapeuta, presidente del Centro antiviolenza Distretto Rosolini- Pachino.
Moderatrice, l’avvocata Alessia Lo Tauro responsabile Ufficio Legale della Rete antiviolenza di Siracusa.
Tale attività di formazione rivolta alla categoria forense scaturisce da un protocollo stipulato fra la Rete antiviolenza di Raffaella Mauceri e l’Ordine degli Avvocati del Foro siracusano,
protocollo del quale citiamo alcuni articoli:
Art. 1 – L’Ordine degli Avvocati di Siracusa, al fine di promuovere programmi di prevenzione e sensibilizzazione, impegna le proprie strutture organizzative ed i propri iscritti
a diffondere tra gli assistiti le informazioni basilari sul fenomeno della violenza ai danni delle donne e dei minori, anche attraverso la diffusione di materiale informativo sui centri antiviolenza della Rete;
Art. 3 – Punto cardine del presente accordo è il rapporto collaborativo tra l’Ordine e l’Associazione, al fine di offrire alla donna che subisce violenza gli strumenti per uscire dalla spirale della
sopraffazione e la possibilità concreta di riappropriarsi della propria vita, riacquistando la dignità perduta.