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Siracusa, Teatro comunale, giù il sipario sulla stagione 2023-2024: bilancio e anticipazioni

SIRACUSA – Applausi lunghi e calorosi per “Troppu trafficu ppi nenti”, che ha chiuso la stagione del Teatro comunale di Siracusa, uno spettacolo “siciliano e contemporaneo”, scritto da Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale.

Sul palcoscenico di via del Teatro si sono avvicendate due stagioni, una che ha guardato alla drammaturgia tradizionale e un’altra a quella più moderna e contemporanea. Un viaggio nel variegato mondo del teatro quello che il sodalizio gestore “Teatro della città – Centro di produzione teatrale” ha proposto in questa stagione, la prima stanziale per il capoluogo aretuseo, con 20 spettacoli in cartellone, qualche fuori programma come “Il compleanno” di Peter Stein con Maddalena Crippa e Alessandro Averone, e una stagione dedicata interamente alle giovani generazioni con il fine di avvicinarle al mondo del teatro e del palcoscenico. La “Stagione Ragazzi” infatti ha riscosso un grande successo e sicuramente sarà riproposta anche nella prossima stagione.

Il Teatro comunale ha inoltre ospitato la Fondazione Inda, dando il via a una proficua collaborazione con la messa in scena di due opere firmate rispettivamente da Mauro Avogadro e Daniele Salvo.

Una stagione che ha trovato un buon riscontro nel pubblico siracusano e che ci auguriamo – ha detto il direttore artistico Orazio Torrisi possa trovare lo stesso entusiasmo nella prossima. L’anno prossimo infatti ci avvieremo con grande rischio a programmare quattro serate, dal giovedì alla domenica, con turni serali, uno pomeridiano e quello del venerdì dedicato ai club service“.

Il direttore artistico della stagione ha inoltre anticipato, dal palco dell’ultima pièce (vedi foto di copertina), alcuni titoli della stagione 2024-2025 in programmazione: “La giara” di Luigi Pirandello, regia di Giuseppe Dipasquale, con Tuccio Musumeci, Angelo Tosto, Filippo Brazzaventre e Vincenzo Volo; “Un sogno a Istanbul” di Alberto Bassetti, regia di Alessio Pizzech, con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi; “Le intellettuali” di Molière, regia di Giovanni Anfuso, con Giuseppe Pambieri, Giorgio Lupano e Micol Pambieri; “Parlami d’amore” di Costanza Di Quattro, regia di Pino Strabioli con Mario Incudine;  “Crisi di nervi” di Anton Cechov, regia di Peter Stein con Alessandro Averone, Sergio Basile, Maddalena Crippa, Gianluigi Fogacci, Alessandro Sampaoli e Emilia Scatigno; “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, regia e con Alessandro Averone; “Piccolo grande varietà” regia di Marot’s, con Tuccio Musumeci.

L’intento è di riportare il teatro ad essere per la città luogo di aggregazione, di incontro e di stimolo culturale. A tal scopo, cogliendo l’occasione della residenza delle compagnie per le quattro serate, verranno organizzati incontri letterari e focus con attori e registi per avvicinare ancora di più la cittadinanza al mondo del teatro.

Sarà una  grande prova di coraggio – ha concluso Torrisi, nel suo arrivederci – che speriamo venga apprezzata e sostenuta da tutti“.


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