Siracusa, vendita raffineria Esso di Augusta, i commenti dei candidati a sindaco


SIRACUSA – È della tarda mattinata di ieri il clamoroso annuncio della Esso Italiana della cessione della raffineria di Augusta e dei depositi annessi da parte di ExxonMobil alla compagnia di Stato algerina Sonatrach. La vicenda, anche per gli importanti risvolti occupazionali che interessano la provincia e in particolare l’indotto del quadrilatero industriale Siracusa-Priolo-Melilli-Augusta, ha determinato i commenti di diversi candidati a sindaco del capoluogo aretuseo.
Il primo a intervenire è stato Fabio Granata, candidato sostenuto dalla lista civica “Oltre” e del movimento “Diventerà bellissima”. “Troppe incognite ambientali nella vendita da parte di Esso Italiana della raffineria di Augusta all’algerina Sonatrach – ha affermato – Qualsiasi passaggio di proprietà da parte della Esso deve preservare una prospettiva immediata di rigenerazione industriale assolutamente necessaria così come necessaria e doverosa la partecipazione della Esso alle bonifiche della rada e dei terreni di un sito Sin nel quale opera da decenni”.
Altra incognita, per il candidato sindaco Granata, riguarda le recenti prescrizioni chieste dalla Procura e sottoscritte dal gip del tribunale siracusano nell’inchiesta per disastro ambientale, pena il sequestro dell’impianto: “Esso dica ai cittadini dei comuni attorno al petrolchimico se e in che modo intenda realizzare, nonostante la vendita della raffineria, l’adeguamento degli impianti secondo prescrizioni, nella direzione della diminuzione delle emissioni nocive”.
Fabio Moschella, candidato a sindaco di Pd e diverse liste civiche, ha dichiarato: “In un momento in cui il mondo industriale, tramite Confindustria, si rivolge, giustamente, alla società civile e alle organizzazioni sociali ed imprenditoriali per portare avanti un Patto di responsabilità sociale che ha fra i suoi fini anche difendere gli assetti economici ed industriali oltre che occupazionali, la notizia della vendita della raffineria stride molto con la ricerca di più avanzate collaborazioni e sinergie nel territorio”. “La scelta di ExxonMobil di vendere all’improvviso l’insediamento storico che diede la nascita all’era industriale in Sicilia e nella nostra provincia – ha aggiunto – pone oggi questioni che devono essere trattate dai protagonisti del Patto di responsabilità che meritoriamente e con lungimiranza porta avanti il presidente di Confindustria Diego Bivona”.
“Mentre ritengo utile che anche gli enti locali interessati siano parte attiva di questo Patto – ha concluso Moschella – chiedo che venga fatta chiarezza dal nuovo proprietario della raffineria di Augusta sul mantenimento degli investimenti già decisi dalla ExxonMobil per il completo ammodernamento della raffineria di Augusta, solo grazie ai quali lo stabilimento potrà essere competitivo e sostenibile nei prossimi anni. Un dato questo che non scaturisce in modo chiaro dalle informazioni fornite alla stampa da ExxonMobil. Chiedo quindi una operazione trasparenza degli attori industriali di questa operazioni con una chiara e rassicurante comunicazione al territorio”.
A cui fa eco il segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice, rincarando la dose quando afferma che “la vicenda relativa alla cessione della raffineria Esso di Augusta all’azienda di Stato algerina Sonatrach desta preoccupazione e perplessità, aggravate dalla scelta della multinazionale statunitense di tenere all’oscuro di tutto le rappresentanze sindacali”, in particolare evidenziando la criticità occupazionale e quella ambientale.
“Ancora posti di lavoro a rischio e decisioni prese senza il coinvolgimento del territorio”. È così che Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco per liste civiche e partiti del centrodestra, commenta la vicenda. “E mentre la politica locale tace – prosegue Reale – crescono gli interrogativi sia sul patrimonio professionale dello stabilimento sia sugli investimenti previsti. Certo che il futuro della zona industriale passi dal dialogo costruttivo con le istituzioni locali – conclude Ezechia Paolo Reale – mi auguro che livelli occupazionali e investimenti previsti vengano mantenuti, perché in un momento di crisi economica e lavorativa che non risparmia quasi alcuna famiglia siracusana, non possiamo permetterci il lusso di ulteriori perdite”.