Politica

Solarino, tra Germano e Carta è guerra totale dopo lo scioglimento del consiglio

SOLARINO – Il consiglio comunale di Solarino viene dichiarato decaduto con decreto del presidente della Regione e scoppia la polemica tra il sindaco Peppe Germano e il suo collega di Melilli nonché deputato regionale Peppe Carta, entrambi riferimenti del centrodestra siciliano. Il primo ha postato ieri l’altro sui suoi canali social un video per replicare a certe dichiarazioni radiofoniche che gli sono state rivolte dal leader provinciale dell’Mpa, il secondo ha rincarato la dose, dicendosi pronto a fare di tutto “per riportare la democrazia e l’imparzialità a Solarino“.

Il civico consesso è stato sciolto ufficialmente il 3 gennaio dopo le dimissioni presentate da 6 consiglieri (tutti nell’alveo della maggioranza) su 12. A chiedere loro di farsi da parte era stato lo stesso Germano dopo aver verificato la mancanza di una maggioranza assoluta in consiglio. “Tre dei nove consiglieri che avevano giurato fedeltà al nostro progetto – ha riferito Germano nel video – sono passati all’opposizione. Sono stato costretto a mandarli via e a chiedere ai restanti sei consiglieri di dimettersi perché si era venuta a creare una situazione di stallo che non permetteva di proseguire la realizzazione del programma amministrativo, visto che il consiglio comunale era diviso a metà tra chi sosteneva la mia azione di governo e chi si opponeva. Ho cercato in tutti i modi di far tornare sui loro passi i consiglieri dissidenti, ma non c’è stato verso. Mi sono trovato costretto dunque a chiedere ai sei consiglieri della maggioranza di farsi da parte per continuare senza intoppi la mia azione di governo. Un commissario ad acta formalizzerà la liceità dei provvedimenti che verranno assunti dalla giunta comunale“.

Germano non si nasconde: l’obiettivo era di far decadere il consiglio comunale, facendo arrivare un commissario ad acta, come è poi accaduto. La Regione infatti ha dichiarato la decadenza del consiglio, mentre sindaco e giunta resteranno in carica fino alla fine del mandato amministrativo. Germano ha rilanciato: “L’onorevole Carta, con il sostegno di qualche deputato amico, stava preparando un disegno di legge che avrebbe previsto, in questi casi, che la caduta di sindaco e giunta fosse contestuale a quella del consiglio. Una mossa astuta ma che non è riuscito a portare a compimento perché lo abbiamo anticipato“.

Chiediamo le dimissioni del revisore dei conti e del commissario straordinario del comune di Solarino – controreplica Carta, ieri, attraverso un comunicato stampa – Dopo le dimissioni dei consiglieri sgraditi al sindaco Giuseppe Germano, assistiamo alla nomina del revisore dei conti, scelto da un software elettronico che ne sancisce la genuinità dell’elezione, ma che fortunatamente o malauguratamente, non sta a noi dirlo, estrae un dirigente del partito dove il sindaco è vicesegretario regionale (Cantiere popolare, ndr) – chiarisce – Senza voler insinuare dubbi sulla correttezza delle operazioni riteniamo che sia doveroso chiedere che questo sia sostituito con una persona super partes, che non abbia vincoli amicali o di partito con il sindaco. Inoltre anche il commissario nominato dalla Regione è un caro amico del primo cittadino, questo lo apprendiamo da un video postato dal sindaco stesso. Questi elementi sono più che sufficienti per chiedere a gran voce il rispetto della democrazia e della imparzialità lesa a Solarino!”.

Conclude Carta: Avevo chiesto con un’interrogazione urgente all’assessore regionale agli enti locali Messina di salvare il consiglio comunale, come già accaduto in altre realtà, verificando la possibilità di surroga dei consiglieri fino al raggiungimento della maggioranza assoluta. La mia interrogazione è stata inascoltata. Noi non abbassiamo la guardia a Solarino e siamo pronti ad altre azioni per riportare la democrazia e l’imparzialità!”.


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