Siracusa – Ammontano a circa 370 mila euro le risorse previste nel PAC a favore della sistemazione del Canale Galermi. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente F.F. della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Oltre al Canale Galermi, che ha una levanza storica unica al mondo e che assolve ancora oggi, a quasi 2500 anni dalla sua realizzazione, a una funzione idrogeologica unica nel suo genere, dal momento che centinaia di agricoltori continuano ad attingere l’acqua dal canale per poter mandare avanti le proprie aziende agricole, verranno finanziate anche altre opere per un ammontare complessivo che si aggira sui 700 mila euro, rispetto ai 6 milioni che sono stati stanziati per tutta la Sicilia.
Questi interventi, che saranno curati dal Genio Civile di Siracusa, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della nostra provincia, sono quanto mai necessari, dal momento che è notorio a tutti che, nella parte a valle del canale, numerosi agricoltori, per la perdita di migliaia di litri d’acqua, non riuscendo a ricevere il prezioso liquido, hanno visto già distrutti i loro raccolti, creando ulteriore sacca di povertà nella nostra provincia.
Con questo intervento, , ha proseguito l’On. Vinciullo, oltre ad assicurare giornate lavorative ai dipendenti dei Consorzi e a quelli della Forestale, verrà sistemato il canale, in attesa che possa trovare finalmente applicazione la norma da me voluta che passa le competenze del canale dal Genio Civile al Consorzio e nella speranza che non debba essere il Consorzio di Ragusa a intervenire nella nostra provincia.
Un’ultima annotazione: con l’approvazione della programmazione 2014-2020, che dovremmo andare a definire di qui a qualche settimana, siamo certi che pervenendo anche un progetto di massima alla Regione, l’opera potrebbe essere facilmente inserita fra i grandi attrattori culturali della Regione Sicilia, anzi, della Comunità Europea, trattandosi, come dicevo all’inizio, di un’opera unica nel suo genere e dell’unico acquedotto greco al mondo ancora funzionante, un’opera di una valenza storica eccezionale che merita di essere prima compresa in tutto il suo valore e poi valorizzata com’è giusto che sia, trattandosi di un’opera che può facilmente essere equiparata, per il valore, al Teatro Greco, alle Catacombe, al Duomo e che invece, ha concluso l’On. Vinciullo, continua ad essere trascurata e abbandonata senza quei vincoli e controlli che sarebbero indispensabili per assicurare anche ai nostri pronipoti la possibilità di ammirare quest’opera straordinaria.