Canicattini, sarà presentato domenica il romanzo “Riflettori su Marcolle” di Antonio Interlandi
Canicattini – Si presenta Domenica 15 Maggio 2016 alle ore 18:30 nel salone del Museo TEMPO di via XX Settembre 132 – via De Pretis 18 a Canicattini Bagni, “Riflettori su Marcolle” (Giambra Editori pp. 240), il secondo romanzo di Antonio Interlandi, 48 anni, ufficiale dell’Aeronautica Militare (34 Gram di Siracusa), con la passione per la scrittura e per le “crime stories”. Alla presentazione, affidata alla Dottoressa Lucia Basile, che ha curato l’appuntamento, interverranno il Sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, e la Compagnia teatrale “Le Maschere”, e naturalmente l’autore di questo nuovo “thriller” tutto ibleo che, come il primo romanzo “Benvenuti a Marcolle” pubblicato nel 2012, ha come scenario l’immaginario paesino di Marcolle, nella Sicilia Sud Orientale, tra i Monti Iblei e il Mar Jonio, in un susseguirsi di crimini senza un nesso apparente che li leghi tra loro. Protagonista un ingegnere milanese trapiantato in Sicilia che, emulando il suo personaggio televisivo preferito, il detective “Martin il Freddo”, conduce un’indagine parallela a quella delle autorità competenti, tra disavventure e colpi di scena. L’obiettivo è fare luce su tre omicidi senza alcun nesso logico fra loro se non la scomparsa di un oggetto appartenuto alla vittima. “Attraverso una trama labirintica, disseminata di indizi inquietanti, e un’abile combinazione di suspense e leggerezza, Antonio Interlandi scrive una crime story che, scardinando apparenze e verità illusorie, ci rivela il volto grottesco della vita”, scrive in una delle due prefazioni la Professoressa Anna Di Carlo. “Il quadro che viene evidenziato con rara abilità narrativa da Antonio Interlandi è quello di una Sicilia nella quale la disonestà di pochi, amministratori, uomini d’affari e mafiosi, tiene sotto scacco la gente comune e soprattutto quella più debole, che non intravvede vie d’uscita e anzi, molto spesso, è vittima o è manipolata e ingannata”, aggiunge, tra l’altro, nella sua prefazione il Professore Giovanni Vecchio.
