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Giorno della memoria tra Floridia e Siracusa, il prefetto nelle scuole per onorare due eroi “silenziosi”

SIRACUSA – Una mattinata traboccante di emozioni, quella che ha visto protagonisti i giovani studenti degli Istituti comprensivi “Salvatore Quasimodo” di Floridia e “Archimede” di Siracusa che hanno fatto memoria delle vittime della Shoah, delle persecuzioni naziste e di Michele La Rosa e Francesco Mazzone, cittadini della provincia di Siracusa internati nei campi di prigionia tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.

Uniti nella condivisione del ricordo di quelle atrocità, per non dimenticare, come sottolineato dai rispettivi dirigenti scolastici, Salvatore Cantone e Giusy Aprile, che odio, razzismo e prevaricazione sono l’antitesi della libertà individuale e collettiva e che solo la coscienza della storia e l’azione educativa possono restituire gli strumenti per l’affermazione autentica dei valori costituzionali.

Le parole e i versi, con la loro forza evocativa, hanno squarciato il velo del silenzio nella prima parte della mattinata all’Istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia, dove gli studenti, insieme al prefetto Giusi Scaduto e al sindaco Marco Carianni, hanno consegnato a Giuseppe La Rosa una medaglia d’onore alla memoria del padre Michele. Padre di nove figli, Michele La Rosa fu chiamato in guerra a soli 19 anni, nel settembre del 1942, per combattere sul fronte dei Balcani. Dopo l’8 settembre, fu fatto prigioniero dei tedeschi, trascorrendo quasi due anni in un campo di concentramento in Germania per poi essere liberato dagli Alleati e far, così, rientro in Italia. “Mio padre ha voluto sempre nascondere tutti questi brutti ricordi dentro di sé – ha rivelato il figlio Giuseppe, rispondendo alle curiosità degli studenti – e oggi questo riconoscimento dello Stato onora la memoria di un eroe silenzioso”.

La forza coinvolgente delle immagini ha, invece, toccato i cuori dei presenti all’Istituto comprensivo “Archimede” di Siracusa, accompagnando l’emozionante racconto della storia del tenente dei Bersaglieri Francesco Mazzone nelle parole della figlia Vincenza, che ha ricevuto la medaglia in memoria del padre dalle mani degli alunni dell’Istituto accompagnati, anche in tal caso, dal prefetto Giusi Scaduto e dal sindaco Francesco Italia. Maggiore di quattro figli, il tenente Mazzone era studente di legge quando, nel 1941, fu chiamato alle armi per combattere sul fronte jugoslavo nell’XI Reggimento Bersaglieri. Il 9 settembre del ’43 cadde in mani tedesche ed internato in Polonia nello “Stalag 307”, conosciuto come la “fortezza della morte”. Fu liberato l’8 aprile 1945, tornando in Italia quasi irriconoscibile agli occhi dei genitori.

“Voi siete cittadini già dell’oggi e non solo del domani – ha ricordato il prefetto Giusi Scaduto agli studenti delle due scuole – e avete il dono, ma anche la responsabilità di rendere migliore, con i vostri talenti, il mondo che abitiamo, guidati da quei valori che fondano la nostra Repubblica e la nostra democrazia, conquistata anche grazie al sacrificio silenzioso di cittadini come Michele La Rosa e Francesco Mazzone che, da oggi, entrano a far parte del patrimonio collettivo di questa provincia”.

A conclusione delle cerimonie, il Prefetto ha consegnato ai dirigenti scolastici, ai docenti e agli studenti del “Quasimodo” e dell’“Archimede” l’attestato di “Volontario della Repubblica”, quale segno di riconoscimento della incondizionata solidarietà e passione civile di chi orienta le azioni concrete al servizio del bene comune. I lavori degli studenti dei due istituti saranno a breve visionabili sul sito istituzionale della Prefettura di Siracusa.


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