Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando: “Falcone giudice dell’innovazione”

Dopo la cerimonia nell’aula bunker nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, di Francesca Morvillo e degli agenti delle scorte abbiamo sentito anche il Ministro della Giustizia che ha dichiarato: “ implementare ulteriormente gli strumenti di contrasto alla lotta alla mafia questo credo che sia il modo migliore per onorare la memoria di chi è caduto in particolar modo di un uomo come Falcone che proprio nell’innovazione degli strumenti aveva indicato la via e aveva iniziato a creare e cogliere i primi risultati. Credo che l’anno scorso ci sia stato un segnale positivo con l’approvazione degli eco reati. Questo anno ci sono degli interventi che sono a portata di mano, di rafforzamento del codice antimafia sia sul fronte del sequestro delle confische – dichiara il Ministro Orlando – sia sul miglioramento del rafforzamento dell’agenzia per i beni confiscati e sia complessivamente degli strumenti di contrasto sul fronte patrimoniale alla criminalità organizzata. Aggiungo che un altro segnale importante è venuto dalla quasi approvazione degli strumenti per la cooperazione giudiziaria internazionale. Giovanni Falcone fu il primo ad indicare questo come uno dei settori più cruciali per il contrasto ad una criminalità che già a suo tempo era sovranazionale e oggi lo è quasi essenziale. Credo che in questo senso noi più che fare grandi proclami dobbiamo dare strumenti alla magistratura ed è quello che stiamo facendo”.
Corruzione e mafia e andrebbe aggiornata la normativa lei cosa ne pensa?
“Ma credo che passi in questa direzione sono stati fatti perché penso al fatto che nella legge anticorruzione alcuni istituti che sono stati mutuati dalla lotta alla mafia sono diventati efficaci. Penso ad esempio agli sconti di pena per chi collabora nell’inchieste di corruzione. E’ stata estesa la normativa per l’aggressione ai beni patrimoniale dei corrotti e poi c’è una cosa che si dice molto poco, che si parla solo dell’aspetto della pubblicazione delle intercettazioni, che nella delega delle intercettazioni c’è un’estensione delle procedure autorizzative attualmente previste per la lotta alla mafia ai reati contro la Pubblica Amministrazione. Sostanzialmente procedure più semplici per intercettare quando si indaga in fatti legati alla corruzione”.
Corruzione e politica si potrebbe fare di più per debellarla?
“Noi stiamo facendo tantissimo. In un recente vertice anticorruzione che si è tenuto a Londra il premier David Cameron ha parlato dell’Italia come un paese come riferimento per l’aggressione patrimoniale ai beni dei corrotti. L’OCSE e l’ONU hanno indicato nelle innovazioni normative che abbiamo prodotto una piena attuazione delle convenzioni sottoscritte a livello internazionale. E poi di più si può sempre fare ma bisogna incominciare a dire cosa è perchè dire soltanto che si può fare di più senza precisare che cosa rischia di deprimere soprattutto chi è impegnato in prima linea a contrastare la corruzione”