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La comunità alloggio Albachiara costretta a dimettere i minori perchè il comune non paga

 

FLORIDIA – La coop “Il Sole” è costretta a dimettere dalla comunità alloggio minori Albachiara di Floridia i minori fin qui ospitati a causa dei mancati pagamenti della P.A. “Nella fattispecie, il comune di Floridia – dichiara il presidente della cooperativa Andrea Baffo – , ente presso cui sono in carico i minori ospiti della comunità, si rifiuta illegittimamente di pagare le rette che coprono le spese di gestione della struttura a partire dal 1 gennaio 2014, in modo retroattivo e comunicandolo con 10 mesi di ritardo. Si fa presente che questa coop.,che gestisce la comunità da circa 8 anni, ha provveduto, con enormi sacrifici da parte di tutti gli operatori, i quali per tutto questo periodo hanno ricevuto solo una minima parte degli stipendi e con ritardi inverosimili, al mantenimento di circa 9 Minori stranieri non accompagnati basandosi sulle proprie economie. Questo fatto – aggiunge Baffo -, a nostro avviso vergognoso, non può più gravare esclusivamente sulla nostra Coop. Il mantenimento, l’accoglienza, la costruzione di percorsi educativi di integrazione dei minori è comunque un atto che richiede impegno da parte di tutta la collettività. Se si è invece deciso di abbandonare questi minori, ognuno allora si assuma le proprie responsabilità. Da parte nostra, tutto il personale della comunità si è già immolato per questo fenomeno, fino alla perdita del proprio posto di lavoro. Già, perché è questo che succede: una decina di operatori, in buona parte persone di Floridia, stanno perdendo il proprio lavoro per l’incapacità della politica, a tutti i livelli, di affrontare un fenomeno di proporzioni gigantesche. È chiaro, che per quanto ci riguarda, molta parte della responsabilità è dell’amministrazione comunale di Floridia che più volte sollecitata a confrontarsi con la stessa coop. per provare a porre il problema a livello regionale o nazionale, ha preferito assumere il comportamento dello struzzo, per poi svegliarsi un giorno e dire che non avrebbe riconosciuto un Euro per le spese affrontate dalla coop. e già regolarmente fatturate da mesi. Non si capisce assolutamente per quale ragione il comune di Floridia, che ha sempre pagato le fatture relative a questi minori, alla luce di un quadro normativo immutato, abbia un giorno deciso di non riconoscere più il valore del nostro lavoro e il valore di 9 minori che verranno sbattuti chissà dove dopo oltre un anno di lavoro duro che ci ha permesso di indirizzare questi ragazzi verso dei percorsi di reale integrazione contribuendo ad evitare l’esplosione di una bomba sociale. Oggi la coop Il SOLE non riesce più ad andare avanti e non potrà più garantire il mantenimento degli stessi minori e pertanto chiediamo a sua eccellenza il Prefetto di Siracusa e al Sindaco di Floridia di provvedere in tempi brevissimi al trasferimento di questi minori presso altre strutture, per garantire le tutele previste dalla convenzione internazionale dei diritti del fanciullo, che noi non possiamo più garantire”.

Sulla vicenda il sindaco Scalorino dichiara:Più volte ho detto ai responsabili della cooperativa – afferma Scalorino – che pagheremo le fatture quando avremo la possibilità di farlo. E cioè quando il Ministero ci avrà trasferito i fondi necessari. Il Comune non è più in grado di anticipare le somme necessarie. Per farlo dovrei azzerare i servizi comunali e destinare tutte le somme a questa causa. Quando questi minori sono stati trasferiti nella casa alloggio, il Comune è stato avvisato solo a fatto compiuto, all’inizio abbiamo tentato di andare incontro alle esigenze della cooperativa per aiutare questi ragazzi ma non ci sono più le condizioni. Sono solidale con i lavoratori della cooperativa e con questi ragazzi ma non posso affrontare questa emergenza, non posso ancora pagare per scelte fatte da altri. Sarò il primo a manifestare direttamente in Prefettura per chiedere le risorse a chi ha il dovere di fornirle –annuncia il primo cittadino di Floridia –. Noi ci siamo, abbiamo fatto il possibile e ancora adesso lo stiamo facendo. Sto tentando di mettermi in contatto con un funzionario del ministero degli Interni che può volte non ha risposto alle mie telefonate. Se i ragazzini dovessero essere lasciati in Comune, sono pronto a iniziare lo sciopero della fame per garantire loro ciò di cui hanno bisogno”.

Salvatore Pappalardo

 


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