Noto, sequestrati beni per oltre 4 milioni a esponente del clan Trigila
NOTO – La Guardia di finanza di Catania ha sequestrato beni per oltre 4 milioni di euro riconducibili a Domenico ‘Rino’ Albergo Waldker, 57 anni, esponente di spicco del clan siracusano Trigila dell’omonimo boss Antonino Trigila, detto “Pinuccio Pinnintula”. Il provvedimento è del Tribunale di Catania su richiesta della Dda etnea.
Il patrimonio sequestrato è costituito da 2 terreni e da 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale costituita da più unità immobiliari suddivise tra i figli, ammodernata e rifinita, situata a Noto in contrada Fiumara), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli e da sei imprese tra bar, pub, ristoranti (vedi slide fornita dalla Guardia di finanza di Catania).
Le Fiamme gialle hanno spiegato che Albergo Waldker “forte della sua indiscussa, storica caratura criminale e della capacità intimidatoria derivante dalla sua appartenenza al cartello mafioso “Nardo-Aparo-Trigila”, a partire dagli anni Duemila, acquisisce attività di ristorazione e bar al centro di Noto, la capitale del Barocco”.
È considerato il reggente del clan nei periodi di detenzione del boss “Pinuccio”, ed è già stato condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia.
Le indagini patrimoniali dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della Guardia di finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati in uso al Corpo, hanno evidenziato che la sistematica indisponibilità di risorse finanziarie di Albergo Waldker e dei familiari ha costituito la prima significativa traccia dell’avvenuta immissione di capitali di illecita provenienza.