Siracusa, consiglio comunale aperto sulla qualità dell’aria, Lazzaro (Cipa): “Situazione sotto controllo”
SIRACUSA – “La qualità dell’aria a Siracusa e provincia è migliore rispetto a città metropolitane come Catania e Palermo ed è giusto dirlo, altrimenti dipingiamo una situazione che non corrisponde a realtà”. Lo ha affermato il presidente del Cipa Mario Lazzaro, intervenendo al consiglio comunale aperto di ieri sera, convocato dal presidente Alessandro Di Mauro lo scorso settembre su richiesta della commissione ambiente.
Il medico che presiede il Consorzio industriale per la protezione dell’ambiente, costituito dalle grandi aziende del quadrilatero industriale Priolo-Augusta-Melilli-Siracusa, ha aggiunto: “Il decreto legislativo numero 155 del 2010 fissa parametri molto stringenti su inquinanti che possono essere immessi nell’aria, per quanto riguarda biossido di azoto, le Pm10, il benzene e l’ozono. Per tutte queste sostanze, che sono potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo, ci sono limiti precisi che non si possono superare per legge. Ci sono anche delle deroghe che consentono di superare in alcuni casi questi limiti in determinanti periodi dell’anno come accade per le Pm10”.
Lazzaro ha poi specificato come il territorio sia mappato da un numero di di centraline che non avrebbe eguali in Italia. “A Catania – ha detto – le centraline che misurano la presenza del benzene sono 2, noi ne abbiamo 15. E sono tutte gestite in maniera interconnessa da Cipa, Arpa e Libero Consorzio. Per quanto riguarda le sostanze normate, da un certo numero di anni, e in particolare nel 2022-23 e anche allo stato attuale, non c’è stato nessun superamento di legge anzi, per molte di queste sostanze, i valori sono molto più bassi della vicina Catania o di altre realtà metropolitane. Esiste anche – ha proseguito Lazzaro – una quota parte di altre sostanze per le quali non ci sono limiti da rispettare come l’idrogeno solforato, che possono essere causa di disagi olfattivi. È un fenomeno che si presenta da 7 a 10 giorni l’anno ed è quindi molto contenuto. Io non sono di Siracusa ma ho scelto questo posto e lo farei mille volte. Anche Priolo, Melilli e Augusta sono belle cittadine. Non sono posti brutti dove non si può vivere. È una rappresentazione che non mi va bene“.
In apertura di lavori, c’è stato un minuto di silenzio, come chiesto da Sara Zappulla del Pd, per le vittime di femminicidio. Nella giornata internazionale dicata alla lotta contro la violenza sulle donne, al quarto piano di Palazzo Vermexio è stato posizionato il “posto occupato” coperto da un drappo rosso, un gesto concreto dedicato alle donne che hanno perso la vita per mano di un uomo.
Il presidente Alessandro Di Mauro, dopo l’appello, ha chiesto all’aula di rinviare la seduta a data da destinarsi per l’assenza di Peppe Carta, sindaco di Melilli invitato nella qualità di deputato regionale presidente della commissione Territorio e ambiente all’Ars, impegnato a Palermo con la finanziaria, ma i consiglieri hanno bocciato la richiesta.