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Siracusa, pieno di fedeli per l’ultima lectio Divina “sotto le stelle”. Padre Gibilisco: “Iniziativa andata a buon fine”

SIRACUSA – “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Ha preso spunto dall’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia padre Gianluca Gibilisco per il titolo delle quattro serate di lectio Divina tenute nel cortile del santuario della Madonna delle Lacrime.

“Il richiamo al modo in cui Dante esce dall’inferno è un invito a lasciare i nostri piccoli o grandi inferni – ha detto in apertura dell’ultima serata di preghiera – Siamo fatti per le stelle più che per i nostri schemi esteriori o interiori. Ecco perché in questa veglia intendiamo fare memoria della promessa che Dio ha fatto a ognuno di noi, una promessa che sempre ci accompagna e ci indica la strada da percorrere, una promessa che brilla nelle tenebre e ci dona il coraggio di rimanere tenacemente al nostro posto di battaglia, certi di non essere mai da soli. Chiediamo al Signore di recuperare la fiducia nella sua fedeltà e questa sarà l’occasione per guardare al cielo e prendere consapevolezza che il desiderio più alto che ci portiamo dentro ha il sapore di eternità”.

La notte conclusiva, quella dell’adorazione eucaristica, ha fatto seguito alle tre precedenti dedicate alla meraviglia, alla fede e alla gioia, ripercorse brevemente dal sacerdote ad inizio incontro.

Il salmo 8, cantato da Claudia Gibilisco, accompagnata da Massimiliano Ricciardo e Stefania Cannata e l’invocazione allo Spirito Santo hanno fatto entrare i circa 150 presenti nel vivo della preghiera. Riprendendo il discorso, il sacerdote ha sottolineato come “noi siamo ciò che guardiamo, e chi guarda le stelle sente l’eco di una promessa. Quando ci sentiamo tristi, usciamo fuori e rimaniamo a tu per tu con il cielo, con la creazione, con Dio, e la nostra anima si placherà. La cosa più importante è camminare con il Signore”.

A seguire, il canto del salmo 104, la lettura della lettera di San Paolo ai Romani e la preghiera del cantico delle creature di Marco Frisina. Poi l’ingresso del Santissimo Sacramento per l’adorazione eucaristica, durante la quale i fedeli hanno avuto modo di scrivere su un biglietto a forma di stella un loro desiderio, prendendo una stella dorata posizionata sul manto celeste (posto appositamente al suolo), che rappresentava il cielo, riportante un passo della parola di Dio.

“Sono molto contento di come è andato questo ciclo di preghiera – ha detto padre Gibilisco tracciando un bilancio conclusivo – C’è stata una partecipazione sempre crescente di fedeli. La gente ha apprezzato questa iniziativa per la quale devo ringraziare in modo particolare il rettore don Aurelio Russo per avermi concesso questa opportunità e Andrea Scorsonelli e Cettina Quartarone per la loro collaborazione”.

L’arcivescovo Francesco Lomanto non ha potuto partecipare, ma ha fatto pervenire un messaggio a padre Gibilisco. Ecco il testo: “Sono contento della bella iniziativa di preghiera nella contemplazione delle meraviglie del creato che ci rivelano la grandezza dell’amore di Dio. Vi auguro tanto bene e vi mando una speciale benedizione. Il Signore ci doni la grazia di vederlo, conoscerlo e amarlo sempre più. Vi chiedo una preghiera per me, per i sacerdoti, per la nostra chiesa di Siracusa, mentre vi assicuro un caro ricordo al Signore. Vi benedico con affetto”.


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