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Siracusa, piani formativi Confindustria per saldatori e tubisti industriali: prime assunzioni

SIRACUSA – Due Piani formativi per i profili professionali di saldatori e tubisti industriali sono iniziati il 9 luglio scorso per favorire la crescita professionale e l’occupazione dei lavoratori, realizzati utilizzando un contributo di Fondimpresa (Avviso 3/2019 – Politiche attive), in collaborazione con Confindustria Siracusa e le organizzazioni sindacali di categoria. Si intende, come resero noto i promotori, colmare il divario tra domanda ed offerta di figure specialistiche in ambito meccanico, mettendo a disposizione delle aziende associate a Confindustria Siracusa strumenti concreti per la formazione e riqualificazione professionale e contribuendo così a sostenere la vocazione industriale del territorio e non solo.

Il progetto pilota prevede la formazione di 7 saldatori e 14 tubisti industriali. La formazione si sta svolgendo presso la Scuola di saldatura “ItaForma”, in provincia di Siracusa, e al termine della formazione verranno verificate e certificate le competenze dall’Istituto italiano della saldatura. Il progetto prevede che alla fine del corso vengano assunti il 70 per cento dei partecipanti.

Oggi, nel corso del Consiglio direttivo della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, è stato condiviso il primo risultato, reso noto alla stampa: è terminato il primo corso e sono stati assunti dalla “Irem Spa” 5 lavoratori con specializzazione di tubista, che verranno collocati nelle commesse dell’azienda.

Grande soddisfazione esprime, attraverso un comunicato, il presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso. “Siamo contenti – dichiara – che, malgrado il perdurare di questa crisi sia a livello territoriale che nazionale, siamo riusciti a finalizzare il progetto formativo in tempo di crisi occupazionale. Sono stati assunti i primi giovani lavoratori e l’impegno mostrato dagli altri corsisti ci fa ben sperare sui risultati futuri. Le professionalità oggi sono importanti, direi essenziali, per continuare a competere ed a crescere sia a livello nazionale che all’estero”.

Viene evidenziata nel comunicato la soddisfazione anche dei sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm, attraverso i rappresentanti provinciali, rispettivamente Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese, che ritengono “la formazione uno di pilastri centrali dello sviluppo economico, in questo particolare e complicato momento storico occorre sviluppare un nuovo modello di crescita per promuovere una trasformazione del sistema produttivo che favorisca la crescita di lavoratori con qualifiche professionali medio-alte, in grado di tenere agganciate le competenze alle esigenze delle imprese – affermano congiuntamente i tre rappresentanti dei sindacati metalmeccanici – per avere una maggiore spinta propulsiva per la produzione, per l’occupazione e dunque per il territorio locale e non”.

“Occorre assicurare misure di sostegno alle imprese con risorse destinate alla formazione professionale – aggiunge Giovanni Musso – semplificando le procedure amministrative. Le aziende devono velocemente adattarsi ad un contesto competitivo che è completamente mutato, caratterizzato da un nuovo sistema di produzione dove troveranno sicuramente spazio le aziende leader nei mercati storici ma con rinnovato e alto livello di professionalità”.


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